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PG 77 - Pissignano

Autore/i della scheda: Costantino Di Sante

Dati sul campo

Comune: Campello sul Clitunno

Provincia: Perugia

Regione: Umbria

Ubicazione: Pissignano - Campello sul Clitunno

Tipologia campo: concentramento

Numero convenzionale: 77

Numero di posta militare: 3200

Campo per: truppa

Giuristizione territoriale: XVII Corpo d’Armata

Scalo ferroviario: Campello sul Clitunno

Sistemazione: attendamento

Capacità: 1500

In funzione: da 08/1942 al 09/1943

Comando/gestione del campo: Tenente Colonnello Alfredo Zunagli (Ottobre 1942 –luglio 1943)

Cronologia:
Agosto 1942 arrivo di 200 prigionieri britannici del campo n. 54 di Passo Corese (RI)
Dicembre 1942 oltre ai prigionieri britannici vi sono alloggiati alcune centinaia di civili montenegrini
Gennaio 1943 gli internati montenegrini sono trasferiti al campo di Colfiorito
Febbraio 1943 diventa un campo per prigionieri francesi «degaullisti bianchi»
Luglio 1943 il campo viene chiuso

Presenza dei prigionieri alleati nel campo di Campello sul Clitunno

Data Generali Ufficiali Sottufficiali Truppa TOT
30.9.1942     20 188 208
15.10.1943     32 189 221
30.11.1942     7 59 66
31.12.1942     7 54 61
31.1.1943     6 54 60
28.2.1943     26 196 221[1]
31.3.1943     201 1171 1372[2]
30.4.1943     176 1149 1324[3]
31.5.1943     87 918 1005[4]
30.6.1943     87 918 1005[5]
31.7.1943       150 150
[1] Tutti francesi «degaullisti bianchi. [2] Tutti francesi «degaullisti bianchi», tranne 6 sottufficiali inglesi e 22 «sudafricani bianchi». [3] Tutti francesi «degaullisti bianchi», tranne 6 sottufficiali inglesi e 22 «sudafricani bianchi». [4] Tutti francesi «degaullisti bianchi», tranne 6 sottufficiali inglesi e 22 «sudafricani bianchi». [5] Tutti francesi «degaullisti bianchi», tranne 6 sottufficiali inglesi e 22 «sudafricani bianchi».

Storia del campo

Il 9 agosto 1942 l’Ufficio prigionieri dello SME decide di istituire il campo attendato in un terreno incolto che si trova a due chilometri dalla stazione ferroviaria di Campello sul Clitunno e a circa un chilometro dal centro abitato di Pissignano. Il 14 settembre seguente viene deciso l’invio dal campo di Passo Corese (RI) a Pissignano di 208 prigionieri (168 inglesi e 40 sudafricani) per effettuare i lavori per poter istituire il campo.
Alla conclusione dei lavori era previsto che il campo attendato potesse ospitare circa 4.000 prigionieri. Questo numero non fu mai raggiunto, si arrivò al massimo a circa 1.400 presenze nel marzo del 1943.
Nel dicembre1942 le tende del campo fu utilizzate anche come alloggio temporaneo per circa 800 civili jugoslavi, serbi e montenegrini, che successivamente saranno inviati al campo di Colfiorito.
Le condizioni di vita furono accettabili nonostante il luogo dell’attendamento: su una collina ai margini di un bosco di querce.
Nel febbraio 1943 i 60 prigionieri britannici sono trasferiti in un altre strutture e Pissignano diventa un campo destinato quasi esclusivamente a prigionieri francesi «de gaullisti bianchi». Fino al 30 giugno 1943 i militari britannici presenti saranno solo una trentina tra inglesi e sudafricani «bianchi».
Dopo l’armistizio fu utilizzato, fino all’8 febbraio 1944, dai tedeschi come campo di internamento e di transito per le deportazioni verso il Terzo Reich, agli ebrei, resistenti e italiani rastrellati per il lavoro coatto anche di ex prigionieri alleati che furono ricatturati.
Nel sito dove sorgeva il campo per molto tempo non è rimasta nessuna traccia, solo nel maggio del 2014 è stato realizzato un monumento dal comune di Campello sul Clitunno in collaborazione con l'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea e l'Associazione dei Combattenti della Guerra di Liberazione montenegrina.

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